Collezione di Anatomia Umana
Centro Servizi
Sistema Museale di Ateneo
Università degli Studi di Palermo
Via Lincoln, 2 (Orto Botanico)
90133 PALERMO, Italia
Codice Fiscale 80023730825, Partita IVA 00605880822
091 238 96775 - 091238 93781
Presso l’ex “Regio Istituto di Anatomia Umana”, all'interno del Policlinico universitario, sono ospitati dall’epoca della sua istituzione (1932), numerosi reperti storici di grande valore culturale. Questo patrimonio è stato via via raccolto dai Direttori dell’Istituto, succedutisi nel tempo e, oggi, costituisce una collezione che testimonia metodi didattici e strumenti scientifici usati per secoli nella trasmissione degli insegnamenti di una delle materie cardine per la preparazione di generazioni di medici.
Il percorso comincia nel corridoio del piano terra dove è possibile ammirare alcune tavole tratte dalle Icones Anatomicae dei Caldani, un atlante in foglio grande rilegato in 4 volumi e con un testo esplicativo di accompagnamento, rilegato in altrettanti 4 volumi, in lingua latina. Tali tavole sono distribuite tra il piano terra e il primo piano e, grazie alla loro numerazione progressiva, guidano il visitatore verso gli altri spazi espositivi. Sempre a piano terra è visibile la grande Sala Anatomica, preposta allo svolgimento di esercitazioni su organi di animale (pecora, bue, maiale, etc) o su modellini in plastica. In detta Sala è anche visibile uno dei primi microscopi elettronici a trasmissione in dotazione all’Istituto.
La visita prosegue sempre a piano terra con la nuova “Sala della Collezione di Anatomia Umana”, da poco realizzata, dove sono esposti antichi volumi, cere anatomiche e altri reperti di interesse storico impiegati in passato a scopo didattico (strumenti per dissezione anatomica, strumenti per l’osservazione di preparati istologici al microscopio, etc.). Di particolare interesse sono le cere anatomiche, raffiguranti teste e parti di scheletro (manufatti attribuiti alla scuola ceroplastica siciliana) e modellini di sviluppo embriofetale, questi ultimi prodotti a Friburgo da Adolf e Friedrich Ziegler sotto la direzione di Wilhelm His. Questi modellini raffigurano in maniera scientificamente accurata lo sviluppo di parti dell’embrione umano, come il tubo neurale, il cuore e l’apparato riproduttore.
Il percorso prosegue al primo piano, a cui si accede da una scala interna lungo le pareti della quale sono esposte altre tavole del Caldani. Arrivati al primo piano, è immediatamente visibile un altro antico microscopio elettronico a trasmissione, uno dei primi utilizzato nell’ex-Centro di Microscopia Elettronica del Policlinico, istituito ad opera del prof. Enzo Nesci. Di fronte, ai lati, sono presenti due pregevoli istoteche contenenti alcune migliaia di preparati istologici allestiti all’inizio del ‘900 per scopi didattici o scientifici.
Un terzo microscopio elettronico, stavolta a scansione, è presente presso l’Aula Magna dedicata al Prof. Enzo Nesci. Quest’Aula rappresenta uno dei pochi esempi di anfiteatro anatomico – costruito negli anni trenta, all’epoca dell’edificazione del Policlinico – non alterato da opere di “restauro” così come avvenuto per altri realizzati all’epoca.
Nell’Aula, oltre a uno scheletro naturale, è presente un antico modellino in cartongesso restaurato grazie a un contributo privato. Il corridoio alla sinistra da accesso alla Direzione e alla Biblioteca. Lungo il corridoio le antiche bacheche custodiscono alcuni segmenti scheletrici naturali di interesse scientifico (scheletri di feti e neonati umani, nonché di animale). Tali reperti hanno rappresentato uno strumento di ricerca anatomica e antropologica all’inizio del secolo scorso. In queste bacheche sono inoltre esposti antichi strumenti di ricerca scientifica di laboratorio, quali microscopi, stufe, bilance, etc. La scrivania del corridoio data la fine dell’’800 e appartenne al Prof. Riccardo Versari (allievo del Prof. Randacio) e in seguito al Prof. Giuseppe Levi.
La visita si conclude nella Biblioteca dove sono contenuti volumi di Anatomia e di Medicina di tutte le epoche, dal 1600 ad oggi . Inoltre, la biblioteca contiene tutte le principali collane di riviste scientifiche anatomiche internazionali (inglesi, francesi, tedesche e italiane) dall’epoca della loro fondazione (seconda metà del XIX secolo) ai primi degli anni ’90 del secolo scorso, quando l’avvento della digitalizzazione della stampa ha reso obsolete le copie cartacee delle riviste, favorendogli quelle elettroniche.