La storia del Museo
Il museo nasce da un’idea maturata dal professore Adelfio Elio Cardinale, Direttore dell’Istituto di Radiologia dell’Università di Palermo dal 1992 al 2001, in occasione dell’analisi di alcune problematiche connesse con il rinnovamento delle apparecchiature dell’Istituto di Radiologia e dell’approssimarsi del centenario della scoperta dei raggi X da parte di Wilhelm Conrad Rӧntgen (8 Novembre 1895 – 8 Novembre 1995), occasione di grande importanza per celebrare la nascita di un museo dedicato alla Storia della Radiologia. Sulla spinta delle due contingenze, venne avviata così una intensa ricerca di strumenti, apparecchi, volumi e documenti di vario genere, di carattere sia scientifico che privato inerenti la Radiologia, presso istituzioni pubbliche e professionisti privati, che potessero fungere da nucleo costitutivo del nascente museo. Inaugurato nel Dicembre 1995 dal sindaco di Palermo, professore Leoluca Orlando, unitamente all’allora presidente della Società italiana di Radiologia, professore Ludovico Dalla Palma, e dal direttore del Rӧntgen Museum di Ramscheild, Dr. Uhlrich Henning, in occasione della cerimonia celebrativa del centenario della scoperta dei raggi X, il Museo costituisce l’unico nel suo genere in Italia e, insieme al Curie Musèe di Parigi, il Rӧntgen Museum di Ramscheid e il Museo Belga della Radiologia di Bruxelles, uno dei quattro presenti in Europa. Alla fine degli anni ‘90 l’Istituto di Radiologia intitolato a Pietro Cignolini, è stato mutuato in Sezione di Scienze Radiologiche del Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi (Di.Bi.Med) della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Palermo. Nel 2012 il Museo della Radiologia è stato riordinato e suddiviso in sei sezioni o percorsi tematici, dislocati nei locali del primo piano e denominati “Storia della Radiologia”; “Evoluzione degli apparecchi”; “Sala dei tubi e delle valvole”; “Sala radiologica anni ‘30”; “Sala Cignolini”; “Percorso didattico”. Il riordinamento della collezione scientifica del Museo è stato accompagnato da un nuovo allestimento museale, e nel 2013 anche da un restyling grafico delle didascalie illustrative delle apparecchiature e degli strumenti esposti, nonché dalla realizzazione di nuovi pannelli didascalici e dalla creazione del logo ufficiale del Museo. La collezione scientifica del Museo si compone, oltre che dagli apparecchi, dagli strumenti e dagli oggetti inerenti la radiologia e la radioterapia, l’elettroterapia, la marconiterapia e l’ultrasuonoterapia, anche da strumenti chirurgici, strumenti da laboratorio, strumenti della Fisica e da attrezzature video e fotografiche. La maggior parte degli apparecchi e degli strumenti che compongono la raccolta museale proviene da donazioni effettuate da ex professionisti attivi nel campo della radiologia o dai loro eredi, mentre i rimanenti provengono dagli ex Istituti di Fisica, di Patologia Generale e di Dermatologia dell’Università di Palermo, dall’ex Istituto di Radiologia «P. Cignolini» di Palermo, e infine dal Liceo Classico «G. Garibaldi» di Palermo. Nel 2014 è stata realizzata una campagna di catalogazione di tutte le apparecchiature e degli strumenti scientifici che compongono la raccolta museale, che ha permesso di identificare e di datare con precisione ogni reperto e di quantificarne l’ammontare in circa 327 elementi. Infine, nell’Ottobre 2018 il Museo ha avuto una nuova inaugurazione a seguito di un ampliamento della collezione e un nuovo allestimento museale e grafico.
Manifestazione celebrativa del 2-3 Giugno 1995. Da sinistra: L. Dalla Palma (Presidente SIRM), E. Guzzanti (Ministro della Sanità), A.E. Cardinale (Fondatore del Museo)
Il Museo nel 2012
L'ingresso del Museo oggi

Museo della Radiologia

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