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Albero del Drago - Dracaena draco

Albero del drago

Dracaena draco

Albero del drago

L'Orto Botanico di Palermo custodisce tra le sue meraviglie un esemplare di Dracaena draco, conosciuta comunemente come Albero del drago, una pianta imponente che affascina per la sua storia e le sue caratteristiche uniche. 

Originaria delle Isole Canarie, questa specie è nota per la sua straordinaria longevità. Si stima che alcuni esemplari, come quello che si trova a Tenerife, possano superare gli 800 anni, rendendo questi alberi dei veri e propri monumenti viventi.

L'Albero del drago si distingue per il suo tronco massiccio e le caratteristiche ramificazioni dicotomiche (a due rami), da cui si originano ciuffi apicali di foglie lineari e coriacee.

I fiori, di un colore bianco-verdastro e riuniti in grandi racemi all'apice dei rami, si trasformano in autunno in bacche globose di un vivace arancione.

Sporadicamente, la pianta sviluppa anche brevi radici aeree.

Introdotta a Palermo tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, la Dracena draco si è acclimatata perfettamente. Oggi, esemplari secolari di questa specie arricchiscono la flora dei più importanti giardini storici della città, testimoniando la bellezza e la resistenza di un albero che unisce storia, scienza e arte.

La sua caratteristica più affascinante è la resina che essuda dalla corteccia. Se il tronco viene inciso, la pianta emette una sostanza di colore rosso intenso, il "sangue di drago", che a contatto con l'aria si cristallizza. Nel corso dei secoli, questa straordinaria risorsa ha avuto vari impieghi. Anticamente, da essa si ricavava il "rosso dracena", una sostanza colorante utilizzata per la produzione di vernici, cosmetici e pigmenti per l'arte. Oggi, il suo uso principale è nella liuteria, dove è impiegata per ottenere la distintiva vernice rosso ambrata che ricopre numerosi strumenti ad arco, in particolare i violini. Inoltre, il "sangue di drago" è noto anche per le sue proprietà astringenti ed emostatiche.

La Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) classifica la Dracaena draco come "in pericolo" (Endangered). Questo stato di conservazione è dovuto alla drastica riduzione delle popolazioni selvatiche nel suo areale originario, a causa della perdita di habitat e di altri fattori. Gli esemplari presenti in contesti come gli orti botanici e i giardini storici sono quindi fondamentali per la conservazione ex situ (fuori dal luogo naturale), fungendo da riserva genetica e contribuendo alla ricerca e alla salvaguardia di questa specie.

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