
Introduzione
Numerosi reperti anatomici di grande valore storico, raccolti negli ultimi cinque secoli di attività e studio che testimoniano i metodi e gli strumenti usati nell’insegnamento di una delle materie cardine per la preparazione di generazioni di medici.
Presso l’ex “Regio Istituto di Anatomia Umana”, all'interno del Policlinico universitario, sono ospitati dall’epoca della sua istituzione (1932), numerosi reperti storici di grande valore culturale. Questo patrimonio è stato via via raccolto dai Direttori dell’Istituto, succedutisi nel tempo e, oggi, costituisce una collezione che testimonia metodi didattici e strumenti scientifici usati per secoli nella trasmissione degli insegnamenti di una delle materie cardine per la preparazione di generazioni di medici.
Antichi volumi, cere anatomiche e altri cimeli di interesse storico impiegati in passato a scopo didattico (strumenti per dissezione anatomica, strumenti per l’osservazione di preparati istologici al microscopio, etc.) hanno trovato spazio nell’allestimento della “Sala della Collezione di Anatomia Umana”. Di particolare interesse sono le cere anatomiche, raffiguranti teste e altre regioni corporee (manufatti attribuiti alla scuola ceroplastica siciliana) e alcuni modellini di sviluppo embriofetale.
Di notevole interesse è anche la grande Sala Anatomica, preposta allo svolgimento di esercitazioni su organi umani e di animale (pecora, bue, maiale, etc.) o su modellini in plastica. In detta Sala è anche visibile uno dei primi microscopi elettronici a trasmissione in dotazione all’Istituto.
Storia
La storia dell’Anatomia palermitana inizia con Giovanni Filippo Ingrassia (1510–1580), coevo di Andrea Vesalio, considerato il padre degli studi anatomici e medici palermitani. Ingrassia fu Protomedico di Sicilia e fu celebre per aver arginato un’epidemia di peste con misure molto innovative per l'epoca. Alla sua morte, i suoi allievi fondarono l’Accademia di Anatomia, divenuta poi Accademia delle Scienze Mediche, la quale rappresenterà il nucleo della Facoltà medica all'istituzione dell’Università di Palermo nel 1806. Il primo professore di Anatomia dell’Università di Palermo fu Giovanni Gorgone che introdusse i primi studi di Anatomia patologica a Palermo. Il primo “Istituto Anatomico” dell’Università di Palermo fu inaugurato presso l'Ospedale della Concezione, ai Bastioni di Porta Carini, il 27 ottobre del 1884 per opera di Francesco Randacio, a cui avrebbero fatto seguito numerosi illustri docenti e ricercatori; tra questi, ricordiamo: Emerico Luna (1882-1963), fondatore della Società Italiana d'Anatomia e fautore del trasferimento dell’Istituto Anatomico presso il Policlinico universitario, nella sua attuale sede; Enzo Nesci (1934-1983), formidabile e compianto Maestro, prematuramente scomparso, la cui notorietà a livello nazionale e internazionale gode d'imperitura memoria.
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Visitabile solo previa prenotazione
Ingresso gratuito
Informazioni e prenotazioni
Dipartimento Bi.N.D.
https://www.unipa.it/dipartimenti/bi.n.d./risorse-museali/index.html