
Storia
Il Dipartimento di Fisica e Chimica Emilio Segrè dell’Università di Palermo possiede una ricca collezione di strumenti scientifici i cui esemplari più antichi risalgono all'inizio del XIX secolo. La collezione, costituita da circa 500 strumenti, riguarda diversi ambiti della Fisica, quali la Meccanica, l'Acustica, la Calorimetria, l'Ottica e l'Elettromagnetismo, la Spettroscopia e la Fisica Moderna, a testimonianza degli interessi prevalenti della ricerca scientifica condotta a Palermo. Tra gli strumenti conservati vale la pena ricordare: la Sfera Armillare in ottone, realizzata probabilmente dal "meccanico" inglese Henry Drechsler, riconducibile all'illustre costruttore londinese Jesse Ramsden; l'apparato per gli anelli di Newton e il rifrattometro realizzati dal macchinista Rosario Caruso, rispettivamente nel 1841 e nel 1843, su indicazione del fisico palermitano Domenico Ragona (1820 - 1892); il banco ottico del Melloni, costruito dalle officine Ruhmkorff; lo spettroscopio a quattro prismi di Duboscq; e, in particolare, la camera di ionizzazione utilizzata da Emilio Segrè, premio Nobel per la fisica nel 1959, per le ricerche scientifiche che lo hanno portato nel 1937 alla scoperta del Tecneto.
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Ingresso gratuito