Al rinnovato aspetto della stanza partecipò anche l'architetto Giovan Battista Filippo Basile, che disegnò le decorazioni lignee in stile neogotico della nuova Sala Meridiana. Il soffitto della stanza è caratterizzato da una fenditura tracciata in corrispondenza del meridiano locale per consentire al telescopio di osservare il passaggio delle stelle al meridiano, misurarne l’istante del transito tramite orologi e cronografi ancora conservati nella Sala e dedurre così le relative coordinate astronomiche.
Sala Meridiana
Scopri di più
Il Cerchio Meridiano
In seguito agli interventi eseguiti dall'officina Salvadori, sono stati sostituiti i due cerchi in ottone con due dischi di vetro che portano la scala incisa sul bordo ed è stato nuovamente trasformato il sistema di illuminazione della graduazione e del reticolo del cannocchiale. Inoltre, l'asse dello strumento è stato fissato a nuovi supporti posti più in alto sugli stessi pilastri originari, per l'applicazione di macchine fotografiche e di nuovi microscopi per la lettura dei cerchi. Tutto il telescopio è stato all'epoca smaltato con vernice grigia. In fase di restauro, negli anni 1999-2000, sono state rimosse tutte le aggiunte effettuate dalle officine Salvadori; dello strumento originale rimane ormai soltanto il tubo, le ottiche e parte del micrometro.
Materiali: ottone, legno
Dello strumento originale rimangono il tubo, le ottiche e parte del micrometro.
Lunghezza: 188 cm
Apertura obiettivo: 12.9 cm
Costruttore: Pistor & Martins, Berlino, Germania, 1854